Conosciamo meglio Ivan Baidak, autore di Invisibili, il prossimo volume in uscita nella collana “élite”, in arrivo nelle librerie e negli store online dal 25 maggio.
Ciao Ivan, benvenuto sul nostro blog! Raccontaci qualcosa di te: tu sei un autore affermato in Ucraina e a livello internazionale. Il tuo romanzo d’esordio, Personally you Personally for me, è diventato in poco tempo un bestseller. Quando è nata la tua passione per la scrittura?
Mi ricordo di me stesso con la penna in mano da quando ho ricordi. La scrittura, i libri in particolare, erano per me un altro mondo ugualmente reale. Quando non mi piacevano alcune cose della mia vita, iniziavo a scrivere per farle andare nella direzione che desideravo io. Quindi penso di esserci nato, scrittore. Quella del primo romanzo è stata un’esperienza molto tenera, una giovane casa editrice ha creduto in un giovane autore, poi il libro si è rivelato un successo, lo hanno amato in tanti. Ma io scrivo perché mi piace scrivere e mi piace creare storie, non per avere successo. Sono felice con poco. Amo narrare, amo giocare con le parole.
La collana élite, di cui tu sei il primo autore straniero, è nata per dare spazio alle “voci fuori dal coro”. Nel tuo caso ci è sembrato che il proposito della collana coincidesse con il tuo progetto autoriale, è corretto?
Mi sembra un incastro perfetto, apprezzo davvero questa opportunità. Amo ripeterlo: anche se questo libro ha il mio nome in copertina, appartiene a tutte le persone “diverse”, in qualche modo emarginate, quindi sono davvero felice che le storie raccontate in questo libro vengano condivise in diverse parti del mondo e possano lasciare il segno in diverse vite. Spero che la lettura del romanzo favorisca l’acquisizione di nuove consapevolezze e offra spunti ai lettori che non si accettano per trovare nuovi stimoli per amare sé stessi.
Il tuo percorso letterario internazionale oggi ti porta in Italia, in casa Les Flâneurs Edizioni. Cosa ti ha condotto fin qui, com’è nato il tuo legame con la casa editrice?
Sono così entusiasta di essere qui e ringrazio per la meravigliosa opportunità. È un onore venire tradotto in italiano. Il legame con la casa editrice italiana è nato in modo interessante, ci ha messo in contatto la mia casa editrice canadese, Guernica. Sono felice che Les Flâneurs Edizioni abbia creduto nel mio romanzo.
Il tuo romanzo si chiama Invisibili ed è un romanzo sociale sul tema dell’inclusione. Qual è il tuo “lettore ideale”, chi immagini perdersi fra le pagine di Invisibili?
Questo è un romanzo per le persone con difficoltà, o con qualche particolarità, ma è anche un romanzo per ognuno di noi, un libro sulle nostre battaglie contro noi stessi, sulle ragioni per cui abbiamo difficoltà ad accettarci per ciò che siamo, mentre ci sentiamo condannati a segnare cercando di arrivare a una perfezione irraggiungibile, quando la scelta giusta sarebbe accettarsi e amarsi. Per questo credo davvero che questo sia un romanzo adatto a un pubblico molto ampio, perché se mostriamo il mondo delle “persone speciali”, questo avrà un effetto benefico ed educativo su tutti. Il mio sogno è che il libro prima o poi arrivi nelle scuole.