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Delitto a Dogali

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Descrizione

La prima epopea coloniale italiana – Quando nel mese di febbraio del 1885 sbarcano a Massaua, un piccolo e sconosciuto porticciolo della costa eritrea sul Mar Rosso, i soldati italiani sono ancora allo scuro delle mire espansionistiche della politica nazionale. Roma ambisce a conquistare l’immenso territorio etiope e mentre fra proclami, giochi diplomatici internazionali, discutibili decisioni del governo ed eroici combattimenti, la fondazione della prima colonia italiana in terra d’Africa prende corpo, in una dimora abbandonata sulla strada per Dogali si consuma un delitto efferato: con una coltellata al cuore viene assassinato un sacerdote. Si tratta di tensioni religiose o dietro l’omicidio si nasconde altro? 

Sarà incaricato di scoprirlo un giovane capitano del Regio Esercito, che pur brillando per iniziativa non è di certo un investigatore di professione: commetterà infatti innumerevoli errori e disattenzioni, ma cercherà comunque di portare a termine le indagini. 

E intanto, tra le anse dimenticate del Tigrè, le truppe italiane subiranno una serie di terribili sconfitte fino al culmine del massacro di Adua, che segnerà la caduta del governo Crispi e la fine della prima epopea coloniale italiana.

Daniele Cellamare

Daniele Cellamare (1952) è stato docente presso la facoltà di Scienze Politiche della Sapienza di Roma e presso il Centro Alti Studi per la Difesa. È stato direttore dell’Istituto Studi Ricerche e Informazioni della Difesa. Ha collaborato con emittenti televisive nazionali e con diverse testate nazionali e straniere. Attualmente è consulente per le attività culturali dell’Agenzia Generale Treccani di Roma ed è responsabile del gruppo di analisti “Doctis Ardua” per la stesura di saggi di carattere geopolitico. Appassionato di studi sulla Storia Militare, ha pubblicato diversi romanzi storici: La Fortezza di Dio, La Carica di Balaklava, Gli Ussari Alati, Il drago di Sua Maestà e Gli artigli della Corona.

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